La legge sui lavori pubblici,denominata Legge Merloni, aveva lo scopo di chiarire e semplificare la normativa sulle opere pubbliche, dopo sue diverse modifiche, la suddetta legge venne abrogata nel 2006 e rimpiazzata con il decreto legislativo 163/2006 e, successivamente, con il D.P.R. 207/2010 venne promulgato il nuovo regolamento riguardante i lavori pubblici.
Con la sua entrata in vigore vengono stabilite alcune novità ed abrogati il D.P.R. 544/1999 inerente la modalità di attuazione dei lavori, il D.P. 34/2000 riguardante la qualificazione delle imprese ed una buona parte del DM 145/2000 relativamente al capitolato.
La nuova legislazione regolamenta, con 359 articoli suddivisi in sette parti e 15 allegati, i lavori pubblici stabilendone la disciplina sia esecutiva che attuativa.
Tra le principali innovazioni troviamo:
– nella parte I le cosidette disposizioni comuni inerenti ai contratti per lavori, servizi e forniture, mediante le quali si ha il riconoscimento delle normative riconducibili all’autorità statale esclusiva e contendente tra Stato e Regioni. Vengono decisi l’ambito di applicazione del regolamento, le disposizioni per salvaguardare i lavoratori, l’attestazione dell’adempimento sia degli obblighi contrattuali che legislativi a carico delle imprese, il sito informatico sia del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che dell’Osservatorio dove devono essere pubblicati gli avvisi di gara ed individuato il casellario informatico;
– nella parte II sono regolamentati gli appalti ordinari ossia quelli per l’edilizia civile, gli acquedotti, le strade, le fogne, eccetera mediante norme finalizzate a specificare il responsabile della procedura, l’incaricato alla progettazione dei lavori, la pianificazione ed il controllo delle attività, l’individuazione degli incaricati ai lavori, l’attivazione di garanzia di attuazione degli impegni, le messe in opera, le operazioni contabili, il collaudo, eccetera;
– nella parte III emergono le disposizioni relative le diverse norme di incarico dei lavori riguardanti i contratti pubblici legati ad opere sia architettoniche che di ingegneria;
– nella parte IV vengono regolamentati i contratti pubblici inerenti a servizi e forniture stabilendo regole di organizzazione, adesione, realizzazione, vaglio di offerte, l’accordo quadro e le aste tecnologiche, i sistemi, sia di attuazione che di congruenza dei contratti, ed i metodi di ottenimento di forniture e servizi sia sotto soglia che in economica;
– nella parte V sono indicate le norme per i settori speciali come demolizioni, scavi, impianti, finiture tecniche, eccetera indicando i requisiti necessari per la loro qualifica;
– nella parte VI sono indicate le prescrizioni sui contratti attuati all’estero, sui lavori eseguiti su beni immobili ubicati su territori stranieri ed utilizzati dal Ministero degli affari esteri;
– nella parte VII si trovano i regolamenti transitori sulla realizzazione, l’accertamento del piano del lavoro, la garanzia, la contabilità e la concretizzazione dei lavori.
Nei quindici allegati si scorge l’elenco delle categorie sia delle opere generali che specializzate, le formule necessarie per il conteggio della valutazione più vantaggiosa dal punto economico, lo schema del certificato di esecuzione dei lavori, i criteri per stabilire sia gli oneri che i corrispettivi dovuti agli organismi S.O. A per avere la certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto, la schematizzazione di domanda di qualificazione, le dichiarazioni di esperienza redatte da esperti del settore, la bozza di garanzia totale che deve essere, obbligatoriamente, presentata dal contraente prima di sottoscrivere il contratto, i criteri per valutare le proposte dei vari progetti, le schede dei professionisti con le relative referenze, eccetera.
Tra i principali rinnovamenti vi sono anche la normativa del casellario informatico, la garanzia di responsabilità a carico dei responsabili della verifica lavori, un sistema di qualificazione più trasparente, controlli potenziati, norme per semplificare la contabilità, eccetera.
Per avere delle informazioni più dettagliate e precise si consiglia di contattare direttamente Giampiero Martini, Docente di Legislazione Opere Pubbliche presso l’Università di Bologna e che ha redatto anche una guida sulla legislazione dei lavori pubblici.