Durante la stagione estiva, si è soliti cercare relax e refrigerio, nelle ore più calde, grazie ad un bel tuffo in piscina.
Esistono diverse tipologie di piscine:
- interrata,
- fuori terra,
- idromassaggio,
- di acqua dolce e salata.
Tuttavia, esiste una tipologia che non tutti forse conoscono, e la cui diffusione è sempre in costante aumento: facciamo riferimento alle cosiddette piscine naturali, denominate anche bio piscine oppure piscine fai da te.
Prima di apprestarsi a realizzarne una occorre capire esattamente che cosa sia una piscina naturale, da quanti spazi funzionali sia composta ed infine come effettuare i necessari lavori di manutenzione e quali prodotti impiegare.
In questo articolo proveremo a darvi tutte le informazioni necessarie, così che abbiate tutti gli elementi fondamentali per prendere una decisione relativamente alla realizzazione o meno di una piscina naturale.
Cosa è una piscina naturale e i vantaggi di possederne una
Prima di tutto occorre spiegare per bene cosa sia esattamente una piscina naturale: essa non è altro che un laghetto artificiale, il quale non contiene assolutamente il cloro che normalmente disinfetta le acque di una piscina usuale.
Nel caso di una bio piscina, la pulizia delle acque è affidata, pertanto, alla filtrazione posta in essere da determinati organismi vegetali.
Una piscina naturale è costituita da zone differenti ovvero una zona in cui è consentita la balneazione, dotata di una discesa cui è facile accedere.
Essa è libera da eventuali piante, oltre al fatto che sia possibile raggiungere elevate profondità.
All’interno di una bio piscina è presente un’area di rigenerazione, in cui i microorganismi “buoni” possono proliferare ed eliminare quelli “cattivi”.
In questo modo l’ecosistema naturale si mantiene in equilibrio.
Vi è inoltre un’area in cui avviene la vera e propria filtrazione dell’acqua, costituita da diversi strati di ghiaia con differenti granulometrie.
Non mancano inoltre in questa zona le piante acquatiche, le quali non svolgono solamente una mera funzione estetica, ma assolvono al prezioso compito di assorbire azoto e fosforo in modo da impedire alle alghe di proliferare.
All’interno di una piscina naturale deve esserci assolutamente una zona destinata alla coltivazione di piante acquatiche sommerse, le quali fanno in modo che l’acqua si ossigeni regolarmente.
Non possono mancare oltretutto gli organismi acquatici animali, ovvero la microfauna che può veramente fare la differenza: i piccoli pesci d’acqua dolce ad esempio sono utili in quanto si nutrono delle larve e delle uova di dittero, evitando così il diffondersi del fenomeno delle zanzare in estate.
Quanto alla manutenzione della piscina naturale occorre dire che i soli microrganismi acquatici non bastano a mantenere l’acqua pulita, pertanto occorrerà impiegare prodotti chimici ed artificiali appositi.
La manutenzione dipende dalla tipologia di piante, dal clima, dall’altitudine, dalla presenza di laghi nelle zone circostanti e dal tipo d’esposizione. Essa è sempre comunque estremamente importante per assicurare il mantenimento dell’equilibrio della flora e della fauna che si è voluta creare. Per esempio nella fase iniziale di installazione di questa piscina, può capitare che si verifichi una massiccia diffusione di alghe sulla superficie dell’acqua.
Fonte: Laghetto Piscine