Domotica e smart-working: come far combaciare le due cose per rendere casa l’ufficio perfetto

In questo momento nel quale l’emergenza dovuta all’epidemia da coronavirus sta costringendo la maggior parte della popolazione italiana a “rimanere in casa” sta diventando sempre più importante per le aziende la possibilità di lavorare con lo smart working.

Secondo una indagine condotta recentemente dal Politecnico di Milano questa tipologia di lavoro era destinata a crescere anche non in presenza di una pandemia come quella attuale.

Quella che prima era una “scelta” ed era riservata solo ad un certo numero di persone e con l’autorizzazione da parte dell’azienda, è divenuta una necessità e per questo le nostre case sono divenute dei veri e propri uffici.

E’ quindi importante che la zona della nostra casa destinata allo smart working sia attrezzata nel migliore dei modi per evitare dispersioni e perdite di tempo che si riflettono sulla produttività.

Il punto più importante riguarda l’organizzazione degli spazi per cui si deve scegliere un posto ben preciso dove lavorare e passare successivamente a creare un comfort ambientale in quanto per lavorare bene è necessario anche “stare bene”.

Il primo consiglio per chi deve organizzare il posto di lavoro in casa propria è sicuramente quello di valutare le varie tipologie di ambienti presenti all’interno dell’abitazione e scegliere tra questi quello più adatto per creare l’ambiente lavorativo.

Quando si effettua questa scelta si devono naturalmente tenere in considerazione anche le esigenze degli altri abitanti della casa e nello stesso tempo lo spazio totale che abbiamo a disposizione e quello che si destina all’area di lavoro.

Organizzare lo spazio serve per evitare continui spostamenti e perdite di tempo e quindi si devono avere a portata di mano tutti gli strumenti e le apparecchiature necessarie in modo da ricreare in casa una postazione di lavoro somigliante a quella dell’ufficio.

Questo permette anche di rientrare velocemente nelle abitudini quotidiane. Per far questo serve un tavolo, ma in mancanza di questo è sufficiente anche un ripiano da posizionare su dei cavalletti.

Oltre al posto di lavoro vero e proprio si deve creare anche l’atmosfera e quindi sono importanti anche la qualità dell’aria che si respira e il benessere “termoigrometrico”.

Per questo si deve regolare la temperatura, tenendo conto anche di quella esterna e ravvivare l’ambiente anche con qualche pianta.

Molto importante è anche avere una buona disponibilità di luce naturale.

In definitiva questo modo di lavorare e la necessità di proteggerci dal possibile contagio vanno di pari passo e possono rappresentare una soluzione ottimale anche per il futuro, dato che la minore mobilità durante la settimana lavorativa produce anche minore uso di veicoli a motore e quindi un minore inquinamento.

Nello stesso tempo si deve fare attenzione a non restare troppo “sedentari” in quanto potrebbe causare dei problemi di salute e quindi anche se siamo da soli nella postazione di lavoro, si devono programmare dei movimenti, alzarsi e camminare uscendo dalla stanza e ritornando alla postazione, magari grazie ad un programma con delle sveglie orarie sugli smartphone che fanno parte del corredo di tutte le persone.

Un consiglio importante è anche quello di prestare attenzione al proprio look in quanto lavorare da casa non significa assolutamente “lavorare in pigiama” e quindi si deve provvedere ad un abbigliamento da lavoro.