La Spagna, da un punto di vista fiscale, si presenta come un paese moderno e all’avanguardia grazie a una pressione sicuramente inferiore rispetto a molti altri stati europei.
Le isole che fanno parte dell’arcipelago delle Canarie inoltre beneficiano di privilegi fiscali ed economici ancora maggiori, con riduzioni ed esenzioni nate con l’intento specifico di promuovere e incentivare lo sviluppo sociale ed economico delle Canarie stesse.
In Spagna, e naturalmente anche nell’arcipelago delle Canarie, sono in vigore le seguenti imposte:
- imposta sulla società (IS)
- imposta sul reddito della persona fisica (IRPF)
- imposta sul reddito della persona non residente
C’è infatti una netta distinzione se il reddito sia conseguito da una persona fisica, da una società o ancora da una persona che non risulta residente, da un punto di vista fiscale, in Spagna, quando cioè non ha trascorso più di 183 giorni in territorio spagnolo in un anno o quando non è palesemente manifesta la presenza di un interesse focale per la propria attività.
La zona speciale delle Canarie
Le Canarie rientrano in una sezione speciale, creata appositamente per l’arcipelago, la ZEC.
Questa zona inizialmente in vigore fino al 31 dicembre del 2019, è stata prorogata fino al 2026 purché le aziende si costituiscano e si attivino entro la fine del 2020, e potrà essere ulteriormente prorogata con approvazione della Commissione Europea.
La creazione di questa zona a bassa imposizione fiscale che gode di agevolazioni tributarie si è proposta, fin dalla sua nascita, di promuovere quest’area come centro d’affari internazionale e punto di scambio tra le rotte marittime e aeree che collegano l’Europa all’Africa e all’America latina.
Le piccole aziende potranno reinvestire nel proprio business la maggior parte del fatturato che in altri paesi e stati andrebbe all’Agenzia delle Entrate, fino ad arrivare, in caso di progetti imprenditoriali più grandi e ambiziosi ad una riduzione fiscale che porterebbe le imposte ad un solo 4%, trattamento tra i migliori ottenibili in tutta Europa, considerando il risparmio di circa il 23% se si prende in considerazione quella che è l’aliquota media attualmente in vigore in Spagna per le società.
Le agevolazioni di cui godono le Canarie
Sono svariate le agevolazioni, le esenzioni e i privilegi, oltre la ZEC, di cui possono approfittare le nuove aziende nell’arcipelago delle Canarie.
Le imprese di nuova costituzione ad esempio nei primi due anni di attività beneficiano di un’aliquota ridotta pari al 15%, terminati i quali salirà al 25%, di una riduzione sulla base imponibile relativa all’imposta sulle società che può arrivare fino al 90% degli utili non distribuiti se questi vengono destinati all’acquisto di beni nelle Canarie, di uno sconto del 50% sulla quota dell’imposta sulle società per le attività agricole, per gli allevamenti e la pesca.
Malgrado tutti questi incentivi le Canarie non rientrano tra i cosiddetti paradisi fiscali e quindi a maggior conforto e tranquillità di chi volesse intraprendere un’attività nell’arcipelago, le Canarie non sono inserite nella Black List che viene presa in considerazione da parte di tutte le autorità competenti in materia di fiscalità e tributi.
Per poter però beneficiare di tali agevolazioni occorrono alcuni requisiti, almeno uno degli amministratori dell’azienda deve avere residenza alle Canarie, l’investimento minimo deve essere di almeno 100.000 euro in immobilizzazioni entro i primi due anni, a Tenerife e Gran Canaria e 50.000 nelle altre isole minori, infine sempre nelle due isole principali è necessario creare almeno 5 posti di lavoro che scendono a 3 nelle altre, entro i primi 6 mesi di attività.